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MUTUI SECONDA CASA: SI POSSONO SOSPENDERE LE RATE?

7 maggio 2020 By the-bridge

MUTUI SECONDA CASA: SI POSSONO SOSPENDERE LE RATE?

 

7 maggio 2020 – di Laura Fabbro

 

Grazie all’accordo siglato fra Abi e le associazioni di consumatori, chi ha acceso un mutuo sulla seconda casa o ha ottenuto un prestito di liquidità e a causa della crisi non riesce a pagare le rate può chiederne la sospensione per 12 mesi. Vediamo in quali casi.

Ristrutturazione, acquisto seconda casa e prestiti finalizzati

Mentre per i mutui sulla prima casa e per il credito al consumo si era già mosso il Governo con il fondo di solidarietà, sulle altre forme di prestiti non erano ancora state prese misure a sostegno dei molti italiani in difficoltà. Il nuovo accordo è finalizzato a tutelare anche loro e nello specifico riguarda: coloro che hanno chiesto un mutuo per l’acquisto di un immobile che non sia prima casa; i mutui per ristrutturare la casa, ma solo se ipotecata e non di lusso; i mutui non garantiti dall’ipoteca di un immobile e i prestiti finalizzati a ottenere liquidità.

Chi può farne domanda

L’aiuto può essere ottenuto solo se si è verificata la cessazione di un rapporto di lavoro subordinato, indipendentemente dal tipo di contratto che legava le parti; se c’è stata una sospensione o una riduzione di orario per almeno 30 giorni o in caso di subentro di condizioni di non autosufficienza. Per quanto riguarda gli autonomi, dovranno dimostrare che l’emergenza sanitaria ha ridotto di un terzo il loro fatturato. 

Sospensione fino a 12 mesi

Il congelamento della rata, che si può richiedere solo per i mutui erogati prima del 31 gennaio 2020, è retroattivo, ovvero copre le rate non pagate fra il 31 gennaio e il momento in cui si ottiene la moratoria. Ma parliamo appunto di moratoria, non di cancellazione: una volta terminata, il piano di ammortamento semplicemente si prolungherà per un periodo pari a quello della sospensione.

L’ultima parola alle banche

È opportuno specificare che questa misura di sostegno non è una legge, ma scaturisce da un accordo fra le parti: ciò significa che le banche hanno la possibilità di decidere se aderirvi o meno.

tratto da IMMOBILIARE.IT

 
 

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AUGURI DA THE BRIDGE!!!

22 dicembre 2020 By the-bridge

AUGURI DA THE BRIDGE!!!

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THE BRIDGE aperta su appuntamento durante le feste

22 dicembre 2020 By the-bridge

THE BRIDGE aperta su appuntamento durante le feste

Augurando Buone Feste alla sua gentile clientela,

l’Agenzia Immobiliare THE BRIDGE conferma

la propria disponibilità a fissare appuntamenti

anche durante il periodo delle festività, anche

utilizzando i mezzi tecnologici di cui si dispone,

quindi anche tramite videochiamata o 

messaggistica WHATSAPP.

Cerchiamo di combattere e sconfiggere questo

virus insieme.

Insieme si può!!

Tanti Auguri!!!!

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IL SUPERBONUS SARÀ PROROGATO

27 novembre 2020 By the-bridge

IL SUPERBONUS SARÀ PROROGATO

25 Novembre di Alessandro Galli

 

 

 

 

 

Annuncio del ministro Patuanelli in audizione in commissione anagrafe tributaria
Il superbonus sarà prorogato
Finora sono 193 gli interventi presentati e autorizzati

Il superbonus al 110% per l’efficientamento energetico e il rischio sismico sarà prorogato.

Parola del ministro dello sviluppo economico.

«È impensabile che il superbonus si fermi al 31 dicembre 2021», ha detto Stefano Patuanelli in audizione alla Camera di fronte
alla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.
«L’intenzione del Governo e del Parlamento è sicuramente di dare una prospettiva più ampia di quella prevista contemperando la proroga
con le esigenze del bilancio e dell’utilizzo del Recovery fund. Cito tutti e due perché non è detto che la proroga debba essere finanziata solo
con uno o con l’altro. Potrebbe essere finanziata in parte con fondi propri di bilancio e in parte con fondi del Recovery.
Ma è impensabile che una misura così importante si fermi al 31 dicembre 2021».

Il superbonus, tuttavia, «è una misura choc, pensata per rilanciare le costruzioni in crisi dal 2008. Non penso che possa accompagnare l’edilizia
per i prossimi venti anni», ha sottolineato il ministro fornendo anche i primi dati sull’applicazione del beneficio.

«In poco più di 20 giorni di monitoraggio dell’Enea sulle richieste per il superbonus 110%, sono 193 gli interventi presentati e autorizzati, con
un’ammissione a detrazione di circa 14 milioni e 700 mila euro e con crediti per 16 milioni e 200 mila circa (numeri aggiornati al 18 novembre, ndr)».

Dal 27 ottobre il portale Enea riceve le richieste per il superbonus, ci sono 5.176 assemblatori registrati.

Circa il 12%-15% degli interventi che vengono proposti hanno una riduzione degli importi ammessi a detrazione.

«Sono numeri ancora molto piccoli perché stiamo parlando di 20 giorni, in un quadro che comunque è operativo e c’è attesa per eventuali elementi di
proroga», ha concluso Patuanelli, ribadendo infine che la legge delega per il testo unico sugli incentivi per l’edilizia ci sarà ma non nel collegato
della legge di bilancio, «come nell’idea originale».

FEBBRE DA PROROGA

Sulla questione della proroga si concentrano intanto gli agenti immobiliari professionali della Fiaip.

«Riteniamo che il superbonus 110% sia una misura particolarmente strategica per il rilancio di tutto il settore immobiliare, ma in particolare dell’usato
che racchiude il 75% delle transazioni immobiliari», ha detto il presidente nazionale Gian Battista Baccarini, in audizione nella commissione
Ambiente della Camera sulla legge di Bilancio 2021.

La Fiaip propone di estendere la durata del superobonus «ad almeno tre anni, almeno fino a fi ne 2024 (riteniamo molto importante che sia fatto ora,
nella legge di Bilancio proprio per dare un reale e fattivo contributo nel riuscire a porre in essere queste opere così importanti)».

E chiede anche di «ampliare gli interventi che ricadono in questa misura a tutto il patrimonio immobiliare, non solo a una parte, seppur cospicua, del residenziale, ma all’intero patrimonio residenziale e anche al non residenziale (quindi negozi, uffici, capannoni, laboratori artigianali), con una particolare attenzione per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche (oltre il 50% dei palazzi nei centri storici non ha l’ascensore)».

E torna alla carica anche il M5S per bocca del senatore Agostino Santillo «L’orizzonte triennale è quello più adeguato per il superbonus 110%: solo
così questa misura può avere quell’effetto shock per la quale è stata pensata.

In particolar modo per gli interventi di efficientamento energetico e di miglioramento antisismico, la base pluriennale è fondamentale. Pertanto, le rassicurazioni del ministro Patuanelli vanno nella giusta direzione: va fissata già ora la garanzia di copertura all’interno del Recovery Plan. Come M5s, stiamo lavorando per ampliare ancora di più la platea, con un occhio di riguardo alle strutture ricettive, e per eliminare ulteriori ostacolo burocratici.
Inoltre ci siamo dati l’obiettivo di inserire nello sgravio fiscale tutti gli interventi legati al recupero, riuso e risparmio delle risorse idriche, oltreché di mitigazione del rischio idrogeologico.

Continuiamo a lavorare per dare massima concretezza a questo provvedimento epocale».

 

LE STIME DEL VENETO

Giungono intanto stime dalle regioni: ieri ad esempio è stata la volta del Veneto.

La valutazione degli effetti del superbonus 110% in Veneto, effettuata sulla base delle risorse stanziate dal decreto Rilancio, consente di stimare
in quasi 1,7 miliardi di euro l’importo delle sole detrazioni fi scali in Veneto, secondo una ricerca condotta da Cna Veneto con il supporto di Centro Studi Sintesi di Mestre.

In cinque anni, dal 2021 al 2026, il superbonus muoverebbe circa un miliardo e 652 milioni di euro, così ripartiti: 148 nel 2021, 379 nel 2022, 337 nel
2023, 316 nel 2024 e nel 2025, 156 nel 2026.

tratto da ITALIA OGGI del 25 Novembre 2020

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Bonus 110%, sconto in fattura e cessione del credito: come essere sicuri che i lavori saranno gratis?

10 giugno 2020 By the-bridge

Bonus 110%, sconto in fattura e cessione del credito: come essere sicuri che i lavori saranno gratis?
8 giugno 2020 di Alessandra de Angelis
 
Voglio fare i lavori gratis con lo sconto in fattura del bonus 110%: come posso essere
sicuro che l’impresa non mi addebiterà assolutamente nulla?
 

Oltre al fatto che la percentuale è stata portata al 110%, è quello che attira di più del nuovo bonus eco e sisma

Buonasera. Noi abbiamo cominciato a fare le pratiche con una ditta. Pero come faccio a essere sicura che fanno ii lavori e non devo pagare niente?  Grazie mille 

Ho una seconda casa in un condominio in montagna. Uno dei miei vicini mi ha fatto sapere che è in contatto con una ditta che sarebbe disposta ad eseguire lavori gratis per eco e sisma bonus con la cessione del credito 110%. Voleva sapere se ero d’accordo e interessato. A me andrebbe pure bene ma come faccio ad essere sicuro che, in corso d’opera, la ditta non ci chieda anticipi o versamenti? 

Tutti i dubbi sullo sconto in fattura: come funziona?

Lo sconto in fattura non è una novità assoluta strettamente correlata al bonus 110%. Tale possibilità, infatti, esisteva già da prima ed era anzi fortemente criticata dalle imprese, soprattutto quelle medio-piccole, penalizzate. Da quest’anno potrebbero essere inserite, per il bonus 110%, alcune regole che favoriscono l’impresa e che, quindi, renderebbe la cessione del credito più conveniente anche per loro. In primis il maggior rimborso rispetto all’aliquota anticipata (10% in più), inoltre la possibilità di cedere a propria volta il credito a soggetti terzi, incluse banche.

Se saranno confermate le regole vigenti anche per il nuovo bonus 110%, i clienti dovranno dotarsi di PIN ed effettuare la comunicazione dell’avvenuta cessione del credito online all’Agenzia delle Entrate. Confermata quest’opzione, non c’è nessun rischio. Attenzione perché la responsabilità di quanto dichiarato resta in capo al contribuente: l’impresa lo diventa in solido solo se cede il credito.

 

Come funziona la cessione del credito

Con questo meccanismo:

  • il creditore originario, ovvero il cedente, ottiene subito il denaro (anche se con percentuale inferiore di quanto gli sarebbe spettato in detrazione in 5 anni);
  • il creditore cessionario, ossia l’acquirente, diventa dunque il titolare del diritto di credito che è stato oggetto del trasferimento.

tratto da INVESTIREOGGI.IT

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ECOBONUS 110: CESSIONE DEL CREDITO E SCONTO IN FATTURA, COME FUNZIONANO?

21 maggio 2020 By the-bridge

ECOBONUS 110: CESSIONE DEL CREDITO E SCONTO IN FATTURA, COME FUNZIONANO?

 

21 maggio 2020 – 

La redazione di IDEALISTA.IT

 

La norma del decreto rilancio sull’ecobonus al 110%, al via dal 1º luglio, consente oltre alla detrazione 110 in dichiarazione dei redditi anche una cessione del credito o uno sconto in fattura. E non solo per i lavori del superbonus, ma anche per i lavori di ristrutturazione, dell’ecobonus tradizionale e del bonus facciate. Vediamo come funzionano

L’ecobonus al 110 per cento riguarda i lavori di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico (sismabonus) per particolari categorie di lavori che portino alla riduzione di almeno due classi di consumo energetico. I lavori che danno diritto alla detrazione del 110 per cento sono ammessi nei condomini anche per le seconde case, mentre sono escluse le seconde case se sono villette unifamiliari.

Detrazione 110, cessione del credito o sconto in fattura

La detrazione del 110 per il superbonus può essere fruita in dichiarazione dei redditi in cinque rati annuali di pari importo o in alternativa è prevista la possibilità per l’ecobonus al 110 di accedere alla cessione del credito o un sconto in fattura da parte dei fornitori, i quali, a loro volta, potranno cedere il credito alle banche o intermediari finanziari. Per la piena operatività dello sconto del 110 per cento si dovranno attendere i decreti attuativi.

Ma nel decreto rilancio, al capitolo ecobonus, è prevista un’altra importante novità. La cessione del credito o lo sconto infattura si potranno richiedere non solo per la detrazione dell’ecobonus o del sismabonus al 110, ma anche per i lavori di ristrutturazione o per l’ecobonus al 50%, ma anche per il bonus facciate al 90%. E non solo per i lavori eseguiti a partire dal 1ºluglio, ma anche per i lavori di ristrutturazione già eseguiti in passato. Si potrà trasformare lo sconto in credito da cedere alle banche.

 

articolo tratto da IDEALISTA.IT/NEWS

https://www.idealista.it/news/finanza/fisco/2020/05/21/140512-ecobonus-110-cessione-del-credito-e-sconto-in-fattura

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